Tentativo di ricordare, 2010
Tentativo di ricordare, 2010

Paolo Borrelli, 'Messaggi Minatori' tra arte e critica

2010

Alessia De Simone, testo pubblicato su www.culturaitalia.it, 16 novembre

http://www.culturaitalia.it/opencms/it/contenuti/eventi/event_2499.html?language=it

 

L’artista goriziano per la personale allestita a Campobasso ha coinvolto la collega Barbara Esposito, invitata a un gioco di interpretazioni che sospende il giudizio e stimola l’immaginazione del pubblico.

Con 'Messaggi minatori' apre nella Galleria Limiti Inchiusi di Campobasso la personale di Paolo Borrelli. In mostra una serie di opere della sua ultima produzione visibili dal 13 novembre al 5 dicembre.

«Ciò che rende l'arte una questione di vita può rimanere indicibile o può sedimentare a lungo nel pensiero e venire espresso in una forma che se da una parte ci appare familiare dall'altra ci sorprende. Nel territorio dell'estetica esiste una pluralità di approcci e la profonda appartenenza ad essi qualifica noi stessi, la nostra esistenza, il nostro senso etico. Un approccio possibile è quello mentale, qualcosa che rimane per lo più sfuggente agli sguardi distratti, neutrali, ma che ha la capacità di porre delle domande e dare una indicazione di prospettiva»; con queste parole l’artista Barbara Esposito definisce la complessità di linguaggi adotatti da Borrelli. Le sue opere introducono verso una 'dimensione nuova', percepibile già nel momento che ha preceduto la collocazione delle sue opere all'interno della galleria. Borrelli, infatti, ha invitato l'artista Barbara Esposito a 'partecipare al gioco', redigendo il testo critico relativo alla mostra, pur non rivelandole nulla riguardo al significato dei lavori esposti. L'insolito risultato è 'un'opera nell'opera': arte e critica si sono incontrate, con lo scopo di interrogarsi sulle possibilità di superare gli schemi consolidati della lettura interpretativa, ponendo l’accento sull’importanza, sull’utilità poetica, di uno sguardo terzo prodotto da un altro artista. Ne scaturisce una nuova lettura delle opere d'arte che non invita alla decodificazione del loro significato a favore della comprensione delle stesse da parte del pubblico, ma crea 'sospensione' e apertura verso varie interpretazioni, nate dalla decodificazione degli impulsi emotivi che in ognuno di noi nasce nel momento della visione. Ammirando le opere di Borrelli si passa, quindi, da un giudizio sintetico a una 'massa critica' ancora da sviscerare.

Le immagini in mostra somigliano a ricordi rarefatti, forse a simboleggiare sogni e visioni. Elevata è l'attenzione con cui sono state meditate e strutturate, pur nella semplificazione della forma. Borrelli con uno stile che non eccede nel disegno, nelle linee e nei colori, attraverso un gioco di trasparenze e sovrapposizioni, che traducono formalmente un'idea che si pone tra concetto ed emozione, ha prodotto immagini prelevate dalla storia, aperte a possibili chiavi di lettura differenti. In tal modo 'Messaggi minatori' riduce la distanza tra i lavori e lo sguardo del visitatore e rafforza l’indipendenza delle immagini, restituendole integre al fruitore. Da parte dell'autore c’è la voglia di stimolare la fatica di utilizzare l'immaginazione e contrastare la pigrizia del pubblico.

Paolo Borrelli nato a Gorizia nel 1959, vive a Campobasso; fra le mostre personali e collettive vanta le partecipazione alla XIV Quadriennale d’Arte di Roma nel 2003, a 'Persistenze sul confine dell'immagine - Omaggio ad Andrea Pazienza' al Mat - Museo dell'Alto Tavoliere di San Severo (Foggia), a 'Viagem' e 'Bambulé', allestite quest'anno in Brasile presso il Museu Historico Municipal Pe. Francisco de Paula Lima a Itatiba (San Paolo), infine la personale “Senza titolo” all’interno della Fiera Index di Dubai nel 2008.

Ha inoltre realizzato varie sculture fra cui Il Museo Sospeso – L’arresto/L’eccitante, installata alla base della Torre dell’Orologio di Casacalenda nel Parco del Museo all’Aperto di Kalenarte. Le sue opere sono state inserite nel volume La pittura contemporanea in Italia meridionale 1945-1990, pubblicato nel 2005 dalle Edizioni Electa, Napoli.