The Place of Feeling, 2010
The Place of Feeling, 2010

Messaggi Minatori

2010

Barbara Esposito, testo per la mostra 'Messaggi Minatori' - novembre

Galleria Limiti inchiusi, Campobasso

 

Ciò che rende l'arte una questione di vita può rimanere indicibile o può sedimentare a lungo nel pensiero e venire espresso in una forma che se da una parte ci appare familiare dall'altra ci sorprende. Nel territorio dell'estetica esiste una pluralità di approcci e la profonda appartenenza ad essi qualifica noi stessi, la nostra esistenza, il nostro senso etico. Un approccio possibile è quello mentale, qualcosa che rimane per lo più sfuggente agli sguardi distratti, neutrali, ma che ha la capacità di porre delle domande e dare una indicazione di prospettiva. E' quanto accade nel ciclo di dipinti presentati da Paolo Borrelli in 'Messaggi Minatori', in cui esiste una complessità di linguaggi adottati e di significato.

Nel loro insieme, le opere introducono ad una dimensione nuova, ad un cambiamento in atto: dal rigore della sintesi estrema ad una massa critica ancora da sviscerare. Immagini che assomigliano a ricordi rarefatti nel bianco, forse visioni o sogni.

Qualunque sia la loro natura, è chiara l'attenzione con la quale siano state meditate e costruite e il loro ancorarsi ad un pensiero attuale, politico, senza mediazioni, in cui la coincidenza tra uomo ed artista si fa evidente.

Qui le direzioni di senso si moltiplicano nell'esiguità del colore, nella semplificazione della forma, nella scelta quasi assoluta del bianco e nero e -attraverso il collage- nel ricorso alla vita.

Misurate citazioni, immagini prelevate dalla storia e combinate tra loro attraverso un gioco di trasparenze e sovrapposizioni.

E' come se queste invitassero a cercare il punto di equilibrio tra concetto ed emozione, tra la comunicazione diretta di un messaggio e le possibili chiavi di lettura, tra il gesto pittorico ridotto ai minimi termini e le ferite del reale. 

Per me, ci troviamo esattamente di fronte ad una determinazione di luogo e di tempo finalizzata all'abbattimento delle distanze e dei silenzi politico-sociali del nostro presente.