Occidente, 2016
Occidente, 2016

Occidente - La cronaca di una mutazione

2015

Silvia Valente, dal catalogo 'Occidente' realizzato in occasione della mostra presso il Museo Sannitico, Campobasso - giugno

 

Nella sua ricerca predilige la pittura ma spesso ha utilizzato anche altri medium stilistici, come scultura, fotografia, installazione e video. Borrelli mette la sua arte a servizio di nuove pratiche – espressive e comunicative – perfezionando la sfera creativa e completando la natura stessa del suo ruolo. L’artista non è solo nella scelta dei temi da affrontare, con lui c’è l’uomo, l’individuo urbano, l’umano. Le sagome che racchiudono i suoi “racconti” diventano in questo senso emblematiche: le immagini sono ridotte alla più cruda verità, esplicite e dirette, affiancate l’una all’altra per affinità di senso e contenuti; la costruzione semantica è amplificata dalla scelta di incastonare ogni figura, così composta, in un perimetro antropomorfo. L’artista ci invita ad osservare storie di cui, forse, non abbiamo memoria ma delle quali dovremmo avere consapevolezza: i contorni sono quelli del suo autore ma è alle coscienze di chi guarda che si affida la custodia dei contenuti. Le sue opere esprimono le incoerenze del vivere terreno, i turbamenti subiti dalla negazione dei valori sociali che alimentano (o dovrebbero alimentare) una comunità. Un’aspirazione politica, dunque, ove per politica si intende quello spazio di convergenza umana, intellettuale ed emotiva. L’arte di Borrelli esprime la relazione tra questi valori.