La Testa, 1994
La Testa, 1994

Limiti inchiusi

1995

Patrizia Ferri, dal catalogo della mostra “Limiti inchiusi”, Roma

 

(Borrelli)... è fra gli artisti dell’ultima generazione che lavorano con interesse intorno alle problematiche della precezione, mediante le poetiche del segno rivitalizzate da una personale sensibilità verso la pittura che, ripercorrendone i riferimenti culturali liberati dai condizionamenti teorici, permette di formulare domande complesse sull’identità di una prassi pittorica alla ricerca di nuovi equilibri, all’interno di un’arte che si concede un’assoluta libertà creativa.

I suoi lavori recenti si possono inquadrare nei termini delle varie elaborazioni della sintassi di un tessuto pittorico che si configura in immediata suggestione percettiva... “

“…Le fonti della visualità della pittura di Paolo Borrelli sono in grado di far riflettere sull’atto del vedere come riscoperta del valore interiore della percezione ampliandone e dilatandone il raggio di influenza oltre i consueti meccanismi superficiali e indotti dall’esterno. Il momento fruitivo infatti è il momento magico della riflessione in arte, quando cioè il lettore o osservatore instaura quella particolare sinergia, quel particolare ascolto con l’opera attivando così una serie di dinamiche sensoriali e psichiche…”